sabato 29 gennaio 2011

ritorno


ricordo una sonnolente Milano, animata da rumori grigi, affascinante come poche.
era lì che pensavo la vita, ormai nuda, da trascorrere. un amore consumato agli angoli delle sue strade così care, fintamente ritoccate. e che gioielli inaspettati, apparentemente modesti, in verità sinuosi rifugi urbani, fette di un'umanità capricciosa. come vestita d'oro e seta, la città avanzava nel mio cuore.

giovedì 27 gennaio 2011

Al sognatore ingordo.

"L'amore è impraticabile.

Non perché tu ne sia incauto custode,
o manchevole testimone,
ma altri sono gli astri chiamati a garantirne
la verità.
Insieme ai tuoi tocchi,
sibillini silenzi:
metto in discussione il fragile schema della tua esistenza
e sostieni un tono basso
per la vergogna profonda.
Mi volto indietro,
è la ferocia della perdita.

Ma disossato il nucleo dei tuoi pensieri
rimane il colore della mia libertà".

lunedì 20 dicembre 2010

il silenzio della notte.

C'era una brezza leggera
giornali per terra...
C'erano stelle e
donne senza testa.
Corpi nudi, finti.
C'erano i rami
che parlavano della tua infanzia,
-la tua, altrove-
e di come ti hanno curato, di come ti hanno salvato.
E c'era il vento
che scriveva a quattro mani una scia,
insolita e disordinata.
Dal fondo il canto del passato
che andava incontro al suo futuro.
Nel silenzio della notte, io tu.
La tua voce il solo suono
che incanta.

pensiero 14/12/2010


Hai sbagliato tutto con me.

La nostra non è stata la storia di noi due, è stata la storia con te stesso.

E io dov'ero, dove sono?

Dove hai poggiato il fianco e ti sei addormentato per non vivere il presente.
Dove hai specchiato il tuo sguardo per innamorarti di te, Narciso.
Dove hai scambiato la paura per coraggio.

Hai barattato il mio cuore e te ne sei dimenticato.

AMarta.

Marta.
Un nome che mi ha martellato
per tempo.
Solitaria e solidale
ti rifiuto,
perchè un pò ti ho odiato,
ma anche amato
attraverso i suoi occhi mendaci
sotto l'effetto dell'euforica
vanità.
AMarta
che si è ripresa
il suo silente amante
e ha sbirciato nel mio presente.

L'innocenza



L'INNOCENZA E' LA VIRTU' DEI FORTI.

martedì 2 novembre 2010

Il velo gelido


"L'ala in mezzo
volava basso,
tra i cespugli di rovo
incastrati tra i capelli.
Levò lo sguardo,
colpevole insicura,
e affrettò il passo,
per nascondere il dolore.
Mai così spesso
aveva sentito il graffio
tanto intenso al cuore,
che gemeva sotto la pelle
gelida e gli occhi rigonfi di sale.
Quando lui la vide,
la abbracciò per il corpo esile
e sottilmente le penetrò il petto.
Furono uniti
come il bianco tremore col nero stretto."